Il Governo approva la legge sul caporalato

Venerdì 13 novembre 2015, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge per il contrasto al caporalato e al lavoro nero in agricoltura. L’iniziativa legislativa ha l’obiettivo di rafforzare l’azione di contrasto alla diffusione del fenomeno criminale dello sfruttamento dei lavoratori con un intervento organico e coordinato delle Istituzioni. Il disegno di legge introduce strumenti operativi contro il caporalato tanto dal lato amministrativo quanto dal lato penale.

“Con il disegno di legge che abbiamo approvato – ha affermato il Ministro Maurizio Martina – facciamo un passo in avanti cruciale nel contrasto al caporalato e al lavoro nero in agricoltura. Si tratta di un intervento organico che rafforza le norme penali e introduce strumenti operativi necessari, come ad esempio il piano di accoglienza per i lavoratori stagionali. Con la norma rafforziamo anche la Rete del lavoro agricolo di qualità, che abbiamo voluto con forza come sperimentazione unica in Europa. Con questo strumento abbiamo creato una certificazione etica del lavoro agricolo e costruito una cabina di regia che mette insieme Inps, sindacati, organizzazioni agricole e Istituzioni. Sono convinto si possa arrivare a una rapida approvazione in Parlamento, considerata la grande sensibilità che c’è sul tema e l’importanza dell’intervento che proponiamo. Siamo sulla strada giusta e concreta per combattere un fenomeno che ha radici antiche, ma che vogliamo sconfiggere con la massima determinazione possibile. Abbiamo rafforzato e reso più efficaci i controlli con un incremento di oltre il 20% rispetto all’anno precedente. Con il disegno di legge di oggi rilanciamo ancora la nostra sfida a questa intollerabile forma di criminalità”.
Inoltre, con l’intervento normativo si stabiliscono nuovi strumenti penali per la lotta al caporalato come l’estensione dell’arresto obbligatorio anche al delitto di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. La Camera ha deciso: anche le aziende risponderanno dello sfruttamento.
I promotori e i sostenitori della campagna #FilieraSporca – promossa dalle associazioni Terra! Onlus, daSud e terrelibere – hanno accolto con grande soddisfazione la notizia dell’approvazione alla Camera del Disegno di Legge 1138 che contiene la confisca e la responsabilità in solido per le aziende che sfruttano i lavoratori nei campi attraverso il caporalato, così come chiesto da Filiera Sporca al ministro dell’agricoltura, Martina e al Governo.

Tutto questo è avvenuto dopo il sì al testo di riforma del codice antimafia, che prevede l’allargamento della responsabilità penale non solo al caporale ma anche alle aziende che ne traggono diretto vantaggio.