Pomodoro da industria: obbligo di origine in etichetta per i derivati pomodoro
Grande soddisfazione dell’ANICAV per la sottoscrizione da parte del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e del Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda del decreto interministeriale per introdurre l’obbligo di indicazione dell’origine dei derivati del pomodoro
L’ANICAV esprime piena soddisfazione per la sottoscrizione da parte del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e del Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda del decreto interministeriale per introdurre l’obbligo di indicazione dell’origine dei derivati del pomodoro.
“Salutiamo positivamente l’avvenuta sottoscrizione del decreto sull’etichettatura obbligatoria di origine anche per i derivati del pomodoro. – dichiara Antonio Ferraioli, Presidente di ANICAV – Il decreto sembra condividere a pieno la nostra posizione formalizzata nelle “Linee di indirizzo sull’etichettatura d’origine dei derivati del pomodoro” approvate all’unanimità nel corso dell’ultima Assemblea dei soci dello scorso giugno. L’indicazione di origine in etichetta completa il percorso già avviato dalle aziende ANICAV in materia di trasparenza e sicurezza alimentare, rendendo obbligatorio ciò che volontariamente, nella quasi totalità dei casi, le imprese già fanno indicando sull’etichetta la provenienza italiana del pomodoro”.
“In attesa di leggere il decreto – dichiara Giovanni De Angelis, Direttore Generale di ANICAV – confidiamo che questo possa porre un argine alle speculazioni sterili e strumentali che la nostra industria ha subito e continua a subire sulla leggenda del pomodoro cinese sulle tavole degli italiani, pur nella consapevolezza che sarà necessaria un’omogeneizzazione tra la regolamentazione nazionale e quella comunitaria – con un intervento sul regolamento (UE) n. 1169/2011 – per evitare che la norma abbia un’efficacia limitata soltanto al territorio italiano, come sta già avvenendo per la passata di pomodoro.”