ANICAV: incontro con l’assessore Alessio Mammi della regione Emilia Romagna


De Angelis: qualche difficoltà nella campagna di trasformazione del pomodoro, prioritari interventi per scongiurare eventuali rischi di emergenze idriche nell’areale emiliano.
L’Assessore all’Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca della Regione Emilia Romagna, Alessio Mammi, ha incontrato nella giornata di oggi i rappresentanti dell’OI pomodoro da Industria Bacino Nord Italia ed ha visitato lo stabilimento produttivo dell’azienda Mutti di Traversetolo – Montechiarugolo (PR), impresa leader in Italia nella produzione di derivati del pomodoro.
Il pomodoro rappresenta un comparto strategico per l’agroindustria dell’Emilia Romagna: nei 22 stabilimenti presenti sul territorio regionale si produce circa l’80% di tutto il trasformato del Bacino Nord e il 50% della produzione italiana di derivati con un fatturato di 1,5 miliardi di euro (50% del fatturato nazionale del comparto).
“Ringraziamo l’Assessore Mammi per l’attenzione che la Regione Emilia Romagna riserva al pomodoro da industria – dichiara Giovanni De Angelis, Direttore Generale di ANICAV l’associazione che, in Emilia Romagna, associa la quasi totalità delle aziende private della trasformazione del pomodoro – La campagna di trasformazione nel bacino Nord Italia quest’anno sta procedendo con qualche difficoltà: la contemporaneità di maturazione del pomodoro, causata dalle particolari condizioni climatiche, sta infatti creando problemi alla produzione agricola, anche se i danni sono stati parzialmente contenuti grazie alla corretta programmazione dei trapianti. Le industrie stanno lavorando al massimo per trasformare giornalmente tutto il pomodoro possibile nel pieno rispetto delle condizioni contrattuali e la filiera sta dimostrando grande compattezza e un forte spirito di collaborazione. L’Industria – continua De Angelis – ha chiesto all’assessore Mammi un prioritario impegno affinché, con adeguati e necessari interventi infrastrutturali, l’areale emiliano sia messo in sicurezza dal sempre più concreto rischio di emergenza idrica.”