Facciamo chiarezza!
L’ANICAV si era resa disponibile a chiudere un accordo con la parte agricola nel Bacino Centro Sud che prevedesse un prezzo medio di riferimento per il pomodoro convenzionale di 140 euro/ton per il pomodoro lungo e 130 euro/ton per il tondo – prezzi che non hanno precedenti nella storia della contrattazione del pomodoro da industria – a fronte di una revisione della Tabella A – Inerti e Corpi Estranei e della Tabella B – Verde e marcio a tutela di una migliore qualità del prodotto consegnato, un prezzo di 200€/ton per il pomodorino e per il biologico – considerata la necessità di applicare un aumento in cifra fissa e non in termini percentuali, in quanto gli incrementi di prezzo riconosciuti per il pomodoro convenzionale tengono conto degli aumenti dei costi di coltivazione che non sono diversi per le produzioni bio – un incremento di 30 €/ton sia sul lungo che sul tondo.
Dopo una lunga trattativa, al fine di evitare il protrarsi di una situazione di stallo che avrebbe potuto avere importanti ripercussioni sulle aziende e sull’intera filiera, abbiamo sì condiviso con la parte agricola il prezzo medio del convenzionale, procedendo quindi, in sede di OI Pomodoro da Industria Centro Sud, alla revisione delle Tabelle qualitative, mentre per ANICAV per il biologico e il pomodorino i prezzi di riferimento rimangono quelli proposti: 160 €/ton per il pomodoro tondo bio, 170 €/ton per il lungo bio e 200 €/ton per il pomodorino.