“Al via la campagna di trasformazione 2022 tra rincari, siccità e rischio speculazioni. Imprese in grande difficoltà!”

“Partiamo con qualche ettaro messo a coltura in meno, -8,5% rispetto al 2021, ma tante preoccupazioni in più. Ci affideremo alla nostra capacità di resilienza per garantire la qualità che contraddistingue i nostri prodotti da quelli del resto del mondo”

La campagna di trasformazione del pomodoro 2022 è partita con qualche giorno di anticipo e, purtroppo, con qualche preoccupazione in più.

Uno scenario particolare nel quale si combinano la precoce maturazione dei frutti conseguente alle alte temperature delle scorse settimane, per cui ormai tuti gli stabilimenti produttivi hanno avviato la trasformazione, e le tante incognite che caratterizzano un contesto economico quanto mai incerto, di cui bisogna tenere conto già in questo inizio di campagna.

In ordine sparso: la siccità, in particolare nel bacino Nord, la difficoltà nel reperire manodopera stagionale sia nei campi che nell’industria, l’esponenziale aumento dei costi delle materie prime, degli imballaggi primari e secondari e soprattutto delle risorse energetiche e il crescente rischio di pericolose speculazioni, mettono in grande difficoltà uno dei comparti più rappresentativi e importanti dell’industria alimentare italiana.

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